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Cornetti
Mangiando i nostri cornetti non si ha quella solita sensazione di gonfiore dovuta al classico cornetto congelato che si trova comunemente in tutti i bar, ricco di conservanti e prodotti chimici.
Tutti i nostri cornetti infatti sono artigianali.
L'impasto è giornaliero e fatto maturare 24 ore in frigo a lenta lievitazione. Successivamente i cornetti cosi ottenuti vengono fatti lievitare per 18 ore in camera di lievitazione a temperatura controllata. Il prodotto ottenuto è più leggero e digeribile.
La crema, fatta con uova latte e zucchero, è produzione propria, quotidiana e priva di coloranti o conservantiGli ingredienti sono naturali e selezionati per dare la migliore qualita possibile ai nostri clienti.
Il miele è miele al100%, non profumo di miele come nei cornetti industriali
Le confetture sono a base di frutta e non create artificialmente con sciroppi di glucosio e aromi chimici.
Tutto questo si traduce in un cornetto, semplice o farcito, buono digeribile e molto più salutare di quello industriale.
Venite a provare i nostri cornetti accompagnandoli ad un buon caffè o un cremosissimo cappuccino e se avete tempo accomodatevi e rilassatevi immersi nel reparto libreria circondati dai libri fra cui chissà potreste trovare il romanzo indimenticabile che stavate cercando.
Ma le principesse fanno le puzzette?
Un giorno, tornando da scuola, Laura, una bambina dai capelli rossi legati in due codini, era andata dal papà e gli aveva chiesto: “Papà, ma le principesse le fanno, le puzzette?”. L’uomo, comodamente seduto in poltrona a leggere un libro, era rimasto colpito dall’inconsueta domanda della figlia. “Secondo me sì, anche le principesse, fanno le puzzette”. Laura non poteva credere che signorine aristocratiche avessero questa comune abitudine come tutti noi. Anche il suo compagno di classe Marcello le aveva detto che la stessa Cenerentola apparteneva a tale gruppo di persone. “Cenerentola era una puzzettona”.
La bambina voleva sapere come faceva il babbo ad averne la certezza. “Come lo sai che le fanno?”. Il papà, il quale amava i libri e le belle storie proprio come Laura, aveva preso dalla sua grande libreria un volume antico e prezioso “Questo è il libro segreto delle principesse”, che raccontava tutti i segreti delle principesse più famose del mondo. Nel tomo c’era persino un capitolo intitolato “Disturbi intestinali e flatulenze delle principesse più incantevoli”, dove erano raccolti alcuni casi segretissimi di puzzette principesche. L’uomo aveva iniziato a raccontare alcune cose che nessuno sapeva. La bella Cenerentola, la sera del celebre ballo, prima di andare al palazzo del re, aveva mangiato due tavolette di cioccolata che la perfida matrigna aveva nascosto in dispensa. Mentre la ragazza stava danzando con l’affascinante principe, nell’attimo in cui era scoccata la mezzanotte, forse per la tensione, la ragazza aveva fatto un’enorme puzzetta. Fortunatamente il principe non si era accorto di nulla, perché inebriato dalla sua beltà.
“E Biancaneve?”. I sette nani amavano mangiare saporito e pesante: ciccioli di maiale fritti, stufato di verza, formaggi di tutti i tipi, crostata di albicocche… Biancaneve aveva preso peso. Quando la matrigna, sotto le sembianze di una vecchina dal naso adunco, le aveva donato la mela avvelenata, Biancaneve non aveva fatto in tempo ad assaggiarla che aveva fatto una puzzetta talmente pestilenziale da rivelarsi tossica. Per questa ragione la giovane cadde in un sonno simile alla morte e per la forte puzza, i sette nani, turandosi il naso, furono costretti a infilarla in una bara di vetro. Fortunatamente, quando il principe aveva visto quella bellissima giovane donna in una teca, aveva il naso chiuso per una brutta influenza. In caso contrario Biancaneve sarebbe rimasta una zitellona. Ovviamente nessun maleolente vento poteva sottrarre loro fascino e seduzione.
Un albo divertente e piacevole, che suscita ilarità, illustra che siamo tutti uguali con i nostri pregi e difetti, perché principesse e principi si è nell’animo.
“Però è un segreto, mi raccomando: non andare a raccontarlo in giro”.